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 Tecniche di raffreddamento

DOPO SEVEN E UBUNTU, QUESTA SETTIMANA VI PARLERO' UN PO DI HARDWARE, IN PARTICOLARE DI TECNICHE DI RAFFREDDAMENTO.

Questo articolo per alcuni scontato, secondo me potrebbe essere di aiuto a chi � alle prime armi negli assemblaggi,�mi capita�spesso infatti di vedere hardware molto costoso montato dentro case senza un minimo di ventilazione.
Il fattore temperature � molto rilevante quando si va ad assemblare un computer, temperature elevate potrebbero portare instabilit� al sistema o peggio ancora al deterioramento precoce di alcuni

componenti.

Ma quali sono i punti caldi di un computer?


Ai�primi posti�tra i componenti pi� bisognosi di aria fresca troviamo�il processore e la scheda video, il northbridge e a seguire gli hard disk e i mosfet (questi, a volte lasciati senza�sistema di dissipazione in�pc di fascia bassa, devono essere�assolutamente raffreddati in caso di overclock in quanto�incrementando�la frequenza della cpu, il carico di�lavoro su questo componente�aumenta con un conseguente innalzamento della temperatura).


Ora andr� ad elencare i metodi tipici di raffreddamento pi� conosciuti:

  1. Ad aria
  2. Passivo
  3. A liquido
  4. A cella di peltier
  5. A immersione
  6. Raffreddamenti estremi:
    - Azoto liquido
    - Dry Ice

1) Raffreddamento ad aria:

Sicuramente la tecnica pi� utilizzata visto che si tratta del metodo standard. Questo tipo di

raffreddamento implica l'utilizzo di un dissipatore e di almeno una ventola.

PRO: economico CONTRO: sistema non molto performante.

2) Raffreddamento passivo:

Tecnica usata soprattutto in situazioni in cui si necessit� della massima�silenziosit�.
Oltre all'utilizzo di un dissipatore infatti non � previsto l'utilizzo di ventole.
PRO: silenziosit� assoluta CONTRO: dissipazione non sempre sufficente.

3) Raffreddamento a liquido:

Utilizzare un impianto a liquido per la dissipazione dei propri componenti � un ottimo modo per�
garantire la massima dissipazione nell'uso quotidiano. Un buon impianto infatti pu� mantenere�
temperature molto pi� basse di qualsiasi sistema ad aria. Se in situazione di IDLE la situazione� non�
sar� molto differente, sar� pi� marcata quando andremo a stressare il pc utilizzandolo a pieno�
carico e li il liquido pu� far registrare temperature anche di 20 gradi inferiori a un sistema ad aria.
PRO: raffreddamento ottimale dei componenti CONTRO: soluzione costosa che necessita di molta manutenzione.

4) Raffreddamento mediante cella di Peltier:
La cella di Peltier � una piastrina che si applica sopra la cpu, e�forza elettricamente lo spostamento
dell'energia termica dalla cpu al lato superiore della piasta che per� a sua volta dovr�
assolutamente essere raffreddata.
PRO: temperature molto basse CONTRO: pericolo di condensa.

5) Raffreddamento a Immersione:

Con questo sistema si va a immergere tutto il pc dentro a una vasca contenente dell'olio (in genere
olio minerale e non elettroconduttivo) che raffredder� tutti i componenti.�
PRO: sistema silenzioso ed efficace CONTRO: scelta scomoda se si cambiano spesso componenti.

6) Raffreddamenti estremi:

Dissipare il calore di un componente attraverso l'azoto liquido o il ghiaccio secco si rende�
necessario in situazioni di overclock molto pesanti in cui si spingono le frequenze vengono spinte al
limite.�
PRO: temperature di moltissimi gradi sotto lo zero CONTRO: inutile per un uso quotidiano del pc.

Quale scegliere?

Andando ad escludere a priori i raffreddamenti estremi e ad immersione (che sicuramente non sono alla portata di tutti) andiamo ad analizzare gli altri.
Se utilizziamo il computer principalmente per navigare o lavorare in ambito ufficio un sistema ad aria � certamente la scelta pi� adatta. Con un buon dissipatore e almeno una ventola che tiri fuori l'aria calda dal case infatti non avremo problemi di instabilit� dovuti a surriscaldamenti.
Se invece il computer lo utilizziamo per giocare allora il discorso cambia.�
Durante sessioni intense di gioco�utilizzando�magari componenti di qualit� potremmo�avere dei�problemi.�Oltre a un utilizzo intenso della cpu, un videogioco fa scaldare molto anche la scheda video aumentando di parecchi gradi la temperatura interna del case.
Per ovviare a questi problemi � necessario utilizzare un buon dissipatore abbinato a una buona pasta termica, e creare un buon flusso d'aria all'interno del pc mediante l'utilizzo di almeno due o tre ventole.

Nel caso in cui oltre che per giocare utilizzassimo il pc anche per fare benchmark o overclock, un buon impianto a liquido � quasi d'obbligo, esso infatti permette di raggiungere frequenze che talvolta sono impossibili da prendere ad aria.

Gestione interna dei flussi d'aria.

Come detto prima, avere una buona ventilazione � una garanzia per il pc. Molte persone per� associano tante ventole a buon ricircolo, questo talvolta pu� trasformarsi in errore, perch� se mettessimo tutte le ventole in immissione andremmo a peggiorare la situazione.
Tutti sappiamo che l'aria calda sale e va verso l'alto motivo per�cui mettere tutte le ventole del case a buttare aria dentro � inutile, la cosa principale da ricercare in queste situazioni � una depressione, l'aria in uscita per ottenere una resa ottimale dovr� essere superiore a quella in entrata. Questo fa in modo che non ci siano ristagni d'aria calda in giro per il case. Per generare questo effetto di aspirazione basta prendere dei semplici accorgimenti come per esempio mettere una ventola pi� potente in estrazione e una meno potente in aspirazione, in questo modo l'aria verr� risucchiata.

Una disposizione ottimale delle ventole prevede almeno due ventole in estrazione nella zona alta e posteriore del case (oppure una laterale e una posteriore) e una in immissione di fronte al�cestello degli HDD.

Dopo aver creato un buon flusso d'aria per� � cosa gradita non disturbarlo lasciando al loro destino i cavi dell'alimentatore. Un buon cablaggio porta a met� dell'opera nella creazione di un buon ricircolo, per questo � altamente consigliato l'uso di alimentatori modulari.

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24.01.10 02:26h - Written by jeppo
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